Presentato lo scorso mese di febbraio il prototipo dei motori elettrici di media e alta potenza che Yamaha sta mettendo a punto al fine di realizzare una gamma completa di propulsori scalabili fra i 50 e i 270 cavalli. Leggere, compatte e facili da istallare, le nuove unità brushless sincrone saranno utilizzabili anche in ambito agricolo.
Leggeri, compatti e affidabili. Ma soprattutto scalabili in termini di prestazioni, facili da installare e fruibili per motorizzare il maggior numero possibile di macchine. Queste in sintesi le caratteristiche principali che caratterizzano i nuovi motori elettrici “Ipmsm” proposti da Yamaha e lanciati a inizio anno in forma prototipale.
Non ancora individuati a livello di denominazione, la sigla sta per “Interior permanent magnetic synchronous motor”. Si configurano quali unità brushless sincrone, a commutazione elettronica e con magneti permanenti integrati nel rotore. Quindi atte a raggiungere anche regimi di lavoro tali da permetterne un uso diretto o in abbinamento a una riduzione mono-rapporto.
Anche per mezzi pesanti
La presenza dei magneti all’interno della struttura del rotore identifica inoltre le unità quali motori anisotropi. Più robusti dei motori isotropi con magneti posti superficialmente al rotore. Connotazione che rende questi motori adatti anche per far fronte ad applicazioni su mezzi pesanti. Disponibili con raffreddamento a olio o ad acqua, le nuove unità sono inoltre accreditate di tempi di risposta inferiori rispetto ad altre tipologie di propulsori elettrici. Grazie all’elevata disponibilità di coppia e alle inerzie ridotte.
La prima caratteristica si lega anche all’uso di magneti ad alta densità di flusso basati su leghe di neodimio che permettono di ridurre le dimensioni delle unità a parità di coppia generata. Incrementando di conseguenza le densità energetiche. Queste ultime vengono poi minimizzate rispetto ai motori elettrici asincroni anche dall’assenza di perdite energetiche indotte sul rotore e da contenuti livello di correnti parassite.
Da 50 a 270 cavalli
La futura gamma si proporrà con potenze oscillanti fra i 50 e i 270 cavalli equivalenti, fra i 35 e i 200 chilowatt di potenza, e vedrà unificati i sistemi di installazione, al momento basati su una staffa isolata del telaio o dal carro della macchina mediante silentblock.
Tale installazione si orienta a far sì che ogni gruppo propulsivo azioni un assale, ma è anche possibile azionare ogni singola ruota mediante un’unità dedicata pilotando poi l’azione congiunta dei motori per via vettoriale così da simulando sia l’azione di un sistema anti-slittamento sia quella dei differenziali.
Elettrici Yamaha
Autore: redazione